Ma Como predilige i toni bassi e lo stiletto
Chi vusa pűsé la vaca l’é sua” è un vecchio detto in voga anche a Como. Ma la nostra non è una città abituata a strillare, casomai a sussurrare, al limite — e forse soprattutto — a mugugnare. E se proprio si tratta di colpire qualcuno, si utilizza lo stiletto e non la bombarda.
Queste parole sono a uso e consumo del sindaco del capoluogo, perché di questo passo, in “vacca” rischia di finirci, se non è già successo, il consiglio comunale. Ormai, nell’aula nobile di Palazzo Cernezzi, andrebbero collocate le porticine sospese che, nel Far West, introducevano ai saloon, dove si facevano risse a colpi di sorsate di whisky e si sparava sul pianista.
Qui, a lanciare fendenti contro gli avversari, è proprio il suonatore: il primo violino, che ambisce forse a ergersi a intera orchestra o a coro a unica voce. Lo fa pensare il........
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