menu_open Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close

Garlasco, il delitto che non smette di tornare

6 1
10.06.2025

Addirittura un drone a sorvolare la zona, ieri a Garlasco. Non è solo per il tormento nei confronti dei signori Poggi, ma anche per la spesa enorme e l’inutilità dell’iniziativa, che è difficile capire il senso della presenza dei carabinieri e degli uomini dei Ris con nuovi rilievi, misurazioni, foto e video, il “laser scanner” nella villetta di via Pascoli dove diciotto anni fa, il 13 agosto del 2007, Chiara fu uccisa a martellate. L’assassino, secondo una sentenza definitiva che lo ha condannato a 24 anni di carcere, ridotti a 16 con il rito abbreviato, è Alberto Stasi, il fidanzato. Un caso di femminicidio, dunque, anche se allora non si chiamava così.

Ma pare si stia ricominciando tutto daccapo, a causa della caparbietà non solo del condannato, che si è sempre dichiarato estraneo al fatto, ma anche e soprattutto dei suoi difensori, che prima erano Angelo e Fabio Giarda con Giada Bocellari, cui è stato aggiunto Antonio De Rensis, esperto in processi sportivi, dopo la sparizione della famiglia Giarda, il primo perché deceduto. Eccoci quindi di nuovo sulla scena del delitto, neanche fossimo di nuovo davanti al plastico di “Porta a Porta”, con Bruno Vespa che ci mostra il soggiorno, il luogo in cui Chiara fu colpita, con le prime macchie di sangue sul pavimento, e poi il passaggio che conduce in direzione dell’ingresso, e la scala che scende verso la cantina in fondo alla quale........

© Il Dubbio