Americani e cinesi sanno bene cosa fare, l’Europa no
Per gentile concessione dell’autore ripubblichiamo un articolo di Antonio Gozzi apparso su Piazza Levante.
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Venerdì scorso è stata pubblicata la National Security Strategy, il documento dell’Amministrazione Trump che delinea la strategia di medio-lungo termine degli USA.
L’Amministrazione Trump con questo documento introduce un cambio di paradigma che va ben oltre la politica estera. In appena una trentina di pagine la Casa Bianca abbandona trenta anni di dottrina interventista e mette al centro dell’azione strategica non l’esportazione della democrazia ma la ricostruzione della potenza industriale americana
È America First, con l’obiettivo di “proteggere il Paese e il suo stile di vita” fino al ripristino della “salute spirituale e culturale” degli USA. I principi operativi ruotano all’interno di un perimetro ristretto di interessi nazionali: pace attraverso la forza, non interventismo selettivo, realismo flessibile, centralità della nazione, equilibrio di potenza, lavoratore americano al centro, equità, competenza e merito.
Si afferma che “l’era delle migrazioni di massa è finita” e che bisogna garantire la tutela dei diritti fondamentali ai cittadini americani. Si afferma che si deve operare per una redistribuzione degli oneri e che la sicurezza economica deve essere basata su un commercio bilanciato, sull’accesso alle materie prime critiche e alle supply chain critiche, sulla reindustrializzazione, sulla ricostruzione della base........





















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