Il peso dell’islam nelle elezioni americane
Mancano pochi giorni al 5 novembre, data delle elezioni Usa, e i voti di circa tre milioni e mezzo di elettori musulmani non sono mai stati come in questa occasione dubbi. Secondo il Cair, Council on American-Islamic Relations, il più grande gruppo di difesa dei diritti musulmani negli Stati Uniti, i voti degli islamici per le presidenziali, potrebbero essere decisivi per la vittoria di uno dei due candidati. La vicepresidente Kamala Harris e l’ex presidente Donald Trump, potrebbero ottenere successo convincendo la popolazione musulmana americana che i loro programmi, soprattutto di geopolitica, sono a loro favore. Secondo l’amministratore delegato, o Ceo, della sezione californiana del Cair, il voto degli arabi musulmani negli stati chiave in bilico, come Georgia, Michigan, Arizona, Nevada, Wisconsin e Pennsylvania, sarà determinante.
È noto che in un contesto come quello statunitense, dove le dinamiche sociali e la “strutturale” immigrazione hanno creato blocchi tendenzialmente compatti, tra questi: nativi americani, afroamericani, americani bianchi, latini e ispanici, asiatici americani, nativi hawaiani e arabi americani, il voto espresso da queste aggregazioni su base “etnica”, oltre ad essere quantificabile è fortemente certo circa il numero dei voti disponibili. Così gli elettori musulmani residenti negli stati in bilico, avranno sicuramente un ruolo decisivo per l’esito delle elezioni; considerando che la comunità musulmana è uno dei blocchi........
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