Idee Le comunità non sono aziende: la cultura manageriale spegne i carismi
"San Francesco e i suoi compagni" (1506). Storie di San Francesco. Affreschi di Tiberio d'Assisi. Convento di Santa Maria degli Angeli ad Assisi. - Agenzia Romano Siciliani
Le teorie, i metodi e le tecniche della consulenza aziendale e del management stanno entrando decisamente nelle congregazioni, nei conventi, nei movimenti e comunità. Il fenomeno più visibile è l’organizzazione di assemblee e di capitoli che ormai non si svolgono più senza uno o più esperti esterni che conducono – “facilitano” –, come se in un decennio avessimo dimenticato secoli di sapienza carismatica e fossimo diventati analfabeti relazionali. Ormai i post-it segnano il nuovo ambiente, le/i responsabili sono spinti a partecipare a corsi di leadership, le comunità chiamate a scoprire la propria mission e il proprio purpose, sulla base della propria vision che emerge durante i world cafè, parole sacre del nuovo karma della vita religiosa. Una suora di un carisma missionario, dopo uno di questi corsi mi diceva stupita: «Sai che ho scoperto che anche noi abbiamo una mission?» . Il tema della leadership è forse il fenomeno più preoccupante, e per questo lo guarderemo da vicino nel prossimo articolo. Strumenti che piacciono molto, sono agili, leggeri, femminili, e incantano. Tecniche e prassi nate nel mondo delle grandi imprese che le avevano mutuate dalla psicologia delle organizzazioni. E quindi delle grandi imprese globali portano i tratti somatici ed etici, anche se si presentano come tecnica neutrale. In realtà nessuna tecnica è esente da ideologie e valori, ma la grande ideologia della tecnica è il suo presentarsi senza ideologia.
Da cosa dipende questa crescente “aziendalizzazione” della vita religiosa? Tra le molte ragioni una è decisiva. Le comunità carismatiche sono nate con una ben precisa idea di governo e di relazioni, che recentemente è entrata in crisi........
© Avvenire
