«Sinner sta bene, agli US Open sarà di nuovo lui contro Alcaraz»
Nel 2023 gli Us Open furono l’ultimo Slam vinto da Novak Djokovic. Da gennaio 2024 solo Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: oggi siamo 5-4 per lo spagnolo nei quattro grandi tornei del tennis mondiale. Se l’italiano cerca di pareggiare i conti dei successi, lo spagnolo cerca di tornare al numero uno Atp, come gli consentirebbe un trionfo a New York. Sinner è reduce dal ritiro doloroso di Cincinnati contro il suo rivale: che torneo dobbiamo aspettarci? Ne parliamo con Federico Ferrero, che racconta il tennis su Eurosport e Sky e che nel 2024 ha scritto Parlare al silenzio. La mania di raccontare il tennis (ADD editore), omaggio innamorato a questo sport.
Il clamoroso ritiro di Sinner fa riemergere la domanda: si gioca troppo?
Federico Ferrero (foto da X)«Sì, ma anche no. Hanno allungato la durata dei Masters 1000 per far guadagnare organizzatori e giocatori che, al 50 per cento a testa, formano l’Atp: un sindacato quindi non puro, ed è il suo lato debole. Chi organizza, spinge per il guadagno, come fanno gli atleti. Ma chi è straricco può permettersi di non giocare così tanto. Certo a Cincinnati non c’è la brezza dolomitica e il tennis è uno sport che segue il sole: 30 anni fa in Australia si sveniva per il caldo. Le condizioni estreme sono sempre esistite, ora c’è più attenzione e si può giocare al chiuso. Le partite sono però tante, che fai? Dimezzi i tabelloni? Giochi dalle 18 in poi e non sai quando finiranno i match? Servono riflessioni su benessere e spettacolo. Cincinnati ha investito 300 milioni in cinque anni in cambio di garanzie su un lungo torneo. Puoi magari........





















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