menu_open Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close

In Germania c’è chi vuole tornare a fare affari con Putin

2 0
02.07.2025

Il congresso della Spd che si è svolto fra venerdì e domenica a Berlino sarà ricordato per tre ragioni: per la mozione con cui si chiede che siano avviate le procedure per arrivare alla messa fuori legge per incostituzionalità di Alternative für Deutschland (AfD), il partito di estrema destra che ha raccolto il 20,8 per cento dei voti alle elezioni politiche del febbraio scorso e che nei sondaggi attualmente è dato al 23 per cento; per avere rinnovato senza entusiasmo la leadership del “blairiano” Lars Klingbeil, segretario del partito dal 2021, col 65 per cento dei consensi (uno dei tassi più bassi nella storia della Spd) e infine per un manifesto-mozione firmato da più di cento delegati che critica il programma di riarmo approvato dal governo a guida Cdu-Csu al quale la Spd partecipa come partner di minoranza e auspica «un graduale ritorno alla distensione e alla cooperazione con la Russia».

Nomi illustri tra i firmatari

Il portavoce della Spd per gli affari esteri ha gettato acqua sul fuoco: «Degli attuali 120 parlamentari socialdemocratici soltanto cinque hanno firmato il manifesto», ha commentato Adis Ahmetovic. Fra essi però ci sono figure di primo piano, come l’ex capogruppo parlamentare Rolf Mützenich, da poco rimosso dal suo ruolo da Klingbeil, e Ralf Stegner, membro della Commissione di vigilanza sui servizi segreti destinato a fare la fine di Mützenich: il partito ha fatto sapere che non sarà ripresentato come candidato alla Commissione nella presente legislatura.

C’è pure Peter Brandt, 76enne figlio di Willy Brandt, il cancelliere socialdemocratico architetto della Ostpolitik che negli anni Settanta del Novecento riavvicinò tedeschi e russi di due stati che oggi non esistono più: Germania Ovest e Unione Sovietica. Brandt junior non è un politico, è uno storico e un accademico che però ha firmato il controverso Manifesto per la pace del 2023 promosso da Sarah Wagenknecht (la quale si è presentata alle elezioni col partito populista di sinistra Bsw che porta il suo nome ed è rimasta fuori dal Bundestag per pochi voti) e dalla........

© Tempi