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Contrappunto al “Manifesto dei conservatori”

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02.06.2025

Benvenuto il manifesto “Conservatori del futuro” lanciato da cinque realtà del mondo cattolico (Associazione LabOra, Nazione futura, Farefuturo, Alleanza cattolica e Centro studi Livatino), che in tre cartelle giuste giuste di testo sintetizza i temi che stanno a cuore a chi non si accontenta del nichilismo post-moderno, e lo fa appunto in positivo: non denunciando i mali antropologici, sociali, ambientali, politici ed economici che i progressisti hanno prodotto e continuano ad alimentare, ma evidenziando i punti di riferimento (dieci) di chi si impegna a tutti i livelli – personale, culturale, politico – per impedire, come diceva quasi settant’anni fa Albert Camus, che il mondo si disfi: persona, libertà, famiglia, patria, sussidiarietà, identità, Occidente, proprietà, natura, futuro. Ognuno di questi titoli potrebbe essere sviluppato per migliaia di pagine, ed è stato al centro da sempre, cioè da quando esiste la civiltà, di riflessioni filosofiche e lavoro intellettuale, di dibattiti pubblici e scontri politici, di pratiche collettive e di scelte istituzionali.

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