Stazione Centrale, Milano. Il viaggio più bello
Quei musi rossi puntuti come di serpenti, tutti in fila sotto alla ragnatela di acciaio della Centrale. Quella che Giovanni Testori chiamò “elefantessa” per la facciata massiccia, un blocco di marmo dentro Milano. Ma, dentro, le arcate curve di vetro e di acciaio mi fanno pensare a una cattedrale: una archeologia industriale dei primi decenni del Novecento, dell’era in cui gli uomini confidavano........
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