La guerra con Israele è finita. Ma a Gaza Hamas continua a combattere
L’esercito di Israele si è ritirato, secondo gli accordi di Sharm el-Sheikh, dal 50 per cento circa della Striscia. Ma la guerra a Gaza continua. Non tra Hamas e lo Stato ebraico, questa volta, ma tra i terroristi islamici e le fazioni – in parte sostenute da Israele – che vogliono liberare il Territorio palestinese dalla dittatura dei jihadisti. Così, mentre nella Piazza degli ostaggi di Tel Aviv scorrono le immagini degli ostaggi finalmente liberati e di Donald Trump applaudito alla Knesset, mentre in Cisgiordania tornano i 2.000 palestinesi liberati da Israele, per le strade di Khan Younis e Gaza City si spara ancora. Della tanta agognata pace non c’è neanche l’ombra.
Hamas esce allo scoperto a Gaza
Appena iniziato il ritiro dell’Idf, Hamas ha dispiegato fino a settemila soldati, secondo quanto riportato dalla Bbc, per riprendere il controllo del territorio. Si tratta in parte di uomini in abiti civili e il volto coperto, in parte di miliziani che vestono la consueta divisa blu della polizia di Hamas.
Non danno la caccia ai soldati israeliani, questa volta, ma ai «traditori» che li hanno aiutati durante l’invasione e ai membri delle tante milizie che sembrano intenzionate a mettere in discussione il dominio dei terroristi a Gaza.
Così gli scontri armati continuano, la gente riprende a morire, i gazawi sono costretti a scappare di nuovo e il “redde rationem” interno alla società palestinese può avere inizio.
https://twitter.com/trent_murray/status/1976970726000521405I Soprano di Gaza City
La prima resa dei conti è avvenuta tra le forze di sicurezza di Hamas e gli uomini del clan palestinese Dugmush, originario della Turchia, soprannominato “I Soprano di Gaza City”. In passato, i membri del clan sono stati coinvolti in operazioni di Al-Qaeda e anche nel rapimento del soldato israeliano Gilad Shalit.
Durante i due anni di guerra nella Striscia di Gaza, il clan è stato attaccato sia da Israele che da Hamas e ha combattuto contro entrambi.
Sabato il clan è stato attaccato da oltre 300 soldati di Hamas nella parte meridionale di Gaza City, in un quartiere residenziale dove aveva trovato rifugio durante la guerra, vicino all’ospedale giordano. Negli scontri sarebbero morti 19 membri del clan Dugmush e otto miliziani di Hamas.
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