L’Iran è stato abbandonato da tutti (per ora)
Dove sono finiti tutti gli alleati dell’Iran? Il regime siriano di Bashar al-Assad non c’è più da tempo, rovesciato dai jihadisti di Muhammad al-Jolani, le milizie sciite irachene temporeggiano, Hezbollah non è mai stato così debole, Hamas è in lotta per la sopravvivenza, gli Houthi in Yemen hanno possibilità limitate, la Russia si copre un po’ di ridicolo emettendo alti lai sul rischio di disastri nucleari (e quelli che potrebbero provocare loro in Ucraina?), la Cina lancia improbabili appelli alla moderazione senza muovere un dito (mentre simula l’invasione di Taiwan), l’India si sfila e non firma la condanna dell’Organizzazione di Shanghai per la cooperazione (Sco). Nel momento del bisogno, insomma, tutti hanno abbandonato la Repubblica islamica.
L’Asse della resistenza si sgretola
Che nessuno voglia morire per Teheran, impelagandosi in una guerra contro Israele e Stati Uniti, è comprensibile. Ma che l’Asse della resistenza, generosamente finanziato negli anni dal regime degli ayatollah, fino a un anno fa temuta potenza regionale, stia assistendo senza fare nulla per fermare il tentativo dello Stato ebraico di eliminare una volta per tutte il suo dominus è sorprendente.
In Medio Oriente, però, tutto può cambiare in breve tempo e se Donald Trump dovesse decidere di intervenire militarmente a fianco di Israele, paure e reticenze potrebbero essere vinte.
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Il governo iracheno guidato dal premier sciita Muhammad Shayya al-Sudani sta facendo quel che può per........
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