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«La Chiesa è ancora troppo eurocentrica»

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06.05.2025

«Molti hanno criticato papa Francesco per aver scelto cardinali provenienti da Chiese piccole, in paesi dove i cristiani sono minoranza. Ma l’esperienza di questi fedeli ha tanto da insegnare a una Chiesa che è ancora troppo europea». È la prima volta che il cardinale Joseph Coutts, arcivescovo metropolita emerito di Karachi, Pakistan, partecipa a un Conclave. È uno dei 20 cardinali elettori provenienti dall’Asia e il secondo nella storia del suo paese.

Strenuo difensore della libertà religiosa e dei cristiani perseguitati, da sempre promotore di un dialogo interreligioso basato più sulla vita comune che sui discorsi, viene da un paese, il Pakistan, dove i cristiani rappresentano appena l’1,37 per cento della popolazione e i cattolici sono un piccolo gregge di poco più di due milioni di persone su 240 milioni di abitanti a stragrande maggioranza musulmani.

Alla vigilia del Conclave più vario e globale della storia della Chiesa, con 135 cardinali (ma parteciperanno in 133) provenienti da 71 paesi diversi, Coutts sottolinea la difficoltà e l’importanza di scegliere un pontefice che abbia a cuore e sappia curare l’unità della Chiesa nelle sue molteplici espressioni. «Non dobbiamo mai dimenticare», dichiara a Tempi, «che Cristo è uno, la Chiesa è una e la fede è una. Ma il modo in cui viene espressa può essere diverso».

Eminenza, con quale criterio dovrebbe essere scelto il prossimo papa?

Non ce n’è uno solo: sono importanti la profondità della sua fede, le sue qualità personali, la sua capacità di gestire il governo della Chiesa, il suo paese d’origine. Sono tutti punti fondamentali. Non........

© Tempi