menu_open Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close

Nessun pasto è gratis, nemmeno quello green

4 0
03.05.2025

Caro direttore, mi sembra che, rispetto solo a qualche anno fa, l’ideologia green non vada più di moda. Forse anche il recente caso del blackout spagnolo, che pare essere stato provocato dall’abuso di rinnovabili, ha aiutato molti ad aprire gli occhi. Certo, siamo ancora bersagliati da un certo ambientalismo verde (penso a certe pubblicità che passano in tv), e tuttavia vedo parecchi segni di ripensamento. Meno retorica “extinction rebellion”, meno salamelecchi ai Friday for future, di Greta Thunberg non si parla più e persino Tony Blair ha scoperto che «la transizione ecologica è destinata a fallire». Ho letto l’intervento dell’ex premier inglese nella traduzione proposta dal Foglio e ne sono rimasto colpito positivamente. Presentando lo studio “The Climate Paradox: Why We Need to Reset Action on Climate Change”, Blair scrive che è sbagliato chiedere alla gente «sacrifici finanziari e cambiamenti allo stile di vita quando sanno che il loro impatto sulle emissioni globali è minimo». Dice che, sebbene questo sia chiaro a tutti i leader politici, nessuno di loro «osa dirlo perché temono di essere accusati di negazionismo». Spiega che se il dibattito è lasciato nelle mani degli «attivisti», non si risolverà mai il problema e che invece bisogna puntare sulla «cattura del carbonio» e sull’innovazione tecnologica. Un bel passo in avanti, no?
Matteo Sinopoli

Quel che Tony Blair ha detto e scritto è quel che dicono e scrivono in molti (noi compresi) da diversi anni. La notizia, infatti, più che il merito delle sue osservazioni, è che quelle parole siano state pronunciate da Tony Blair, icona liberal mondiale e, non dimentichiamolo, consulente del principe saudita Mohammed bin Salman. Buon ultimo, ben venga anche lui; anche se quegli irriverenti di Spiked non hanno rinunciato ad infilzarlo: «Il documento propone più cattura del carbonio, più energia nucleare, più adattamento al cambiamento climatico, più riforestazione e – ovviamente – più intelligenza artificiale (la risposta del tecnocrate a tutto). Non si tratta certo di una sconfessione........

© Tempi