L’Ucraina e la frenesia bellica dei “volenterosi”
Non c’è dubbio che l’Europa debba pensare a come organizzare la propria difesa militare. “Come” debba farlo, è un altro discorso. Che questo “come” implichi il rischio di scatenare una guerra mondiale è una sciagura che solo i nostri novelli guerrafondai, dotati di elmetti di cartapesta, possono auspicare. Lo stesso Alcide De Gasperi, tanto citato in questi giorni, parlava di costruire una comune difesa europea non per «minacciare o conquistare, ma per scoraggiare qualsiasi attacco dall’esterno».
C’è molta frenesia bellica nell’aria, ma anche molta confusione. Questa è una conseguenza inevitabile – ma positiva – della mossa trumpiana di porre termine al conflitto ucraino – e negativa – del procedere caotico del presidente americano (l’aver dichiarato di voler porre termine alla guerra nell’Est Europa «nel giro di 24 ore» ha dato un vantaggio tattico a Vladimir Putin).
Una cosa, tuttavia, è certa: trovare un accordo per far terminare le ostilità in Ucraina, dopo tre anni di guerra e una situazione di stallo, è l’opzione più sensata. Come tutti, non potendoci........
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