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In città non comanda il sindaco, ma l’inquisitore

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19.07.2025

Nel caso servisse una conferma, l’altro giorno l’ex sindaco di Milano Gabriele Albertini ha tolto ogni dubbio su chi comandi in Italia. Albertini è stato primo cittadino tra il 1997 e il 2006 e, se oggi Milano è considerata l’unica città europea italiana, il merito è soprattutto suo e della sua giunta, che avviò tutti quei lavori che la rendono ciò che è oggi. Ereditò una città depressa dopo il ciclone Mani Pulite e la rese di nuovo grande.

Intervistato l’altro giorno dal Corriere della Sera sulla recente inchiesta urbanistica che ha portato a indagare il sindaco Beppe Sala e altre 73 persone, Albertini ha invitato alla cautela nei giudizi, a non farsi trascinare dall’emotività e dai titoli di giornali, ad aspettare prima di scambiare un avviso di garanzia per un atto di condanna.

Resta una domanda fondamentale: come è possibile che la giunta Albertini abbia trasformato la città (metropolitana, Scala, interi quartieri…), abbia investito «oltre 6 miliardi di euro in opere........

© Tempi