Fenomenologia di Francesca Albanese, idolo della confusionaria sinistra pro Pal
Nell’elevare qualcuno a idolo, scriveva Nietzsche in Aurora, non si fa altro che giustificarsi davanti a sé. E c’è in questo la tragedia di una sinistra alla disperata, disperatissima ricerca di nuove figure, di nuove Madonne laiche da esibire in processione, mentre si traversa l’incandescente deserto della proposta politica e si sperimenta sulle proprie carni l’incubo di una Meloni che continua inesorabile a crescere nei consensi e nei sondaggi.
Caso più unico che raro, si direbbe consultando gli annali della Repubblica, ma spiegabilissimo proprio attraverso l’assenza di un’opposizione; una assenza roboante testimoniata da questo mélange politico che va sotto forma di un campo largo anti-imperialista, che parla come il Frantz Fanon de I dannati della terra e invece che ai territori regionali dove si votava è sembrato rivolgersi a Gaza e a Portland, dimenticandosi di sicurezza interna, questioni sociali altrettanto interne e politica italiana.
Le Marche, la Calabria e la Palestina
Così, abbiamo avuto candidati alla Ricci e alla Tridico che si sono sbracciati fasciati in vessilli palestinesi e rincuorando marchigiani e calabresi: se vinceremo, hanno promesso col tono delle migliori occasioni, riconosceremo lo Stato di Palestina. Infatti hanno perso, tutti e due.
La Palestina è divenuta centrale, ma non per genocidio, diritti umani o altro, ma solo perché è stata stiracchiata, estesa, trasformata in un dispositivo funzionale a mascherare la totale assenza di un disegno politico unitario e coerente di una coalizione che tutto è fuorché coalizione.
E se le piazze e i relativi cortei, popolosi e popolati anche dai partiti dell’opposizione, vanno colorandosi con slogan osceni e peana al 7 ottobre, e a Bologna si annunciava pure la manifestazione giubilante per la carneficina del 7 ottobre, visto e riguardato come atto resistenziale, ecco che in questo contesto non poteva che emergere il nuovo idolo di questa sinistra sempre più anti-occidentale e confusionaria: Francesca Albanese.
Francesca Albanese e la religione laica........© Tempi





















Toi Staff
Gideon Levy
Tarik Cyril Amar
Stefano Lusa
Mort Laitner
Andrew Silow-Carroll
Sabine Sterk
Robert Sarner
Ellen Ginsberg Simon