Il Taser: quando la sicurezza è ostaggio della polemica
Ancora una volta, gli immancabili ambienti “progressisti” hanno sfoderato il loro repertorio più collaudato: gridare allo scandalo per uno degli strumenti più efficaci che le forze dell'ordine abbiano mai avuto a disposizione per tutelare la sicurezza pubblica senza ricorrere alle armi da fuoco.
Il Taser, arma elettrica non letale utilizzata in oltre cinquanta paesi democratici del mondo, è diventato, così, l’ultimobersaglio di una sinistra che non perde occasione per attaccare il governo e tentare di indebolire le forze dell'ordine, trasformando ogni fatto di cronaca nera in un'opportunità di polemica politica.
Due episodi drammatici, a Olbia e Genova, hanno scatenato l'ennesima crociata ideologica che ha deliberatamente ignorato una cosa lapalissiana e cioè che il Taser rappresenta proprio l'alternativa migliore all'uso delle armi da fuoco e quindi dovrebbe piacere a chi predica la “non violenza” ad ogni costo, maevidentemente preferisce la polemica fine a se stessa alla realtà dei fatti.
Il ministro Piantedosi ha dovuto ricordare l'ovvio: "Chi, in maniera ideologica, critica l'utilizzo del Taser deve tener presente che si tratta di uno strumento........
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