Gravina a rischio bancarotta con la Samp in C
A stagione conclusa un verdetto choc riscrive la classifica di B: 4 punti in meno al Brescia e liguri, anziché retrocessi, alla finalina per la salvezza (in data ignota). Il nodo è finanziario: il piano di risanamento doriano prevedeva la A, e la Figc aveva fatto da garante
Nel calcio italiano non si può mai stare tranquilli. Anche perché la regolarità dei campionati può sempre cambiare da un momento all’altro. Con la possibilità che la salvezza o la retrocessione di una squadra non sempre si giochino solo sul campo. A volte la lotta si consuma nei corridoi della Figc di Gabriele Gravina, tra cavilli regolamentari, tempistiche sospette, silenzi e sempre più spesso conti che non tornano. La Sampdoria, che solo pochi giorni fa sembrava destinata a scendere in Serie C dopo una stagione fallimentare, potrebbe ora salvarsi grazie a un intreccio giuridico-amministrativo dai contorni tanto surreali quanto molto particolari. Non bisogna dimenticare che la situazione dei blucerchiati, negli ultimi anni, è stata segnata da una complessa vicenda societaria e da polemiche legate alla gestione del club, in particolare per quanto riguarda il trust «Rosan» e le decisioni della Figc.
Ma andiamo con ordine. Sul campo, come noto, la Samp è retrocessa il 13 maggio scorso: 0-0 a Castellammare con un gol clamoroso sbagliato da Niang, sorpassata dalla Salernitana vincente a Cittadella, quarta stagione disastrosa e la prima retrocessione in Serie C della storia. Eppure, negli ultimi giorni si è innescato un meccanismo che potrebbe ribaltare i risultati. Pochi giorni fa la Covisoc ha segnalato al procuratore federale irregolarità gravissime da parte del Brescia, colpevole – secondo la documentazione trasmessa dall’Agenzia delle Entrate – di........
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