Il Direttore d’Orchestra: il respiro segreto della musica
C’è un istante, appena prima che la musica cominci, in cui il tempo trattiene il fiato. Le luci si abbassano, il pubblico tace, gli strumenti riposano come animali pronti allo scatto. E lì, al centro del silenzio, c’è una figura che non suona alcuna nota ma le contiene tutte: il direttore d’orchestra. Il suo gesto non emette suono, ma plasma l’aria. Con una bacchetta sottile, a volte solo con le mani, o con lo sguardo, disegna un universo invisibile in cui ogni strumento trova il proprio posto, ogni pausa diventa necessità, ogni crescendo è destino.
È un mestiere di ombre e di luce, di autorità e di ascolto, di solitudine nel cuore della moltitudine. Il direttore d’orchestra è, prima di tutto, l’interprete della partitura. Egli studia la musica in profondità, analizza il testo del compositore, le dinamiche, i tempi, le intenzioni. Il suo compito è quello di dare un’unità interpretativa a decine, talvolta........© L'Opinione delle Libertà





















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