Greta senza garbo
La tregua (pace, mai) in Medio Oriente si tinge dei colori svedesi. Il mondo delle anime belle, sotto sotto, sta già attribuendo infiniti meriti a Greta Thunberg, ragazza ridicola che ancora chiamano bambina per sottolinearne la purezza. È lei l’eroina che ha lasciato la sua patria ricca e ikeosa per un’avventura in cui avrebbe rischiato sicuri maltrattamenti e forse la vita. L’intoccabile prezzemolina non è servita affatto alla causa, ma solo a mettere in leggero imbarazzo quelli che lei contesta. Perché un occhio di bue è sempre puntato sul suo nulla esistenziale, e il faro è così potente che il mondo intero è costretto a guardare. Intorno a lei c’è una squadra infaticabile che crea sequenze programmate di eventi fantastici, e la superficialità del copione che le scrivono la allontana da qualsiasi valore vero a favore di patacche vendute a flottiglisti e dintorni. Greta è una........
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