Serve uno scudo europeo senza ambiguità né scorciatoie
La politica estera torna a fare la differenza. Nel senso della riconfigurazione, purtroppo in peggio, dell’ordinamento liberale internazionale, come pure della ridefinizione dell’agenda interna. La ventata reazionaria che arriva da Oltreoceano (con il trumpismo punto di sintesi fra movimento Maga e tecnodestra), il Medio Oriente senza pace, la decisione della Commissione di varare il piano “ReArm Eu” alimentano le divisioni fra i partiti. D’altronde, come noto, la politica internazionale ha rappresentato e continua a costituire un terreno bipartisan e un esercizio di senso di responsabilità per i partiti di svariate democrazie liberali diverse dall’Italia: una consuetudine di condivisione nelle scelte che è divenuta, infatti, oggetto dei forsennati attacchi mossi dalle autocrazie attualmente in grande spolvero. E specialmente di quelli........
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