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Crespi d’Adda, da 30 anni patrimonio Unesco: dal 2026 via al restyling

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L’ANNIVERSARIO. La proprietà al lavoro per intervenire sui primi edifici: museo, coworking e spazi pubblici. E si punta a «un concetto di industria nuovo».

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Capriate San Gervasio

È stato il primo – e a lungo l’unico – sito Unesco della Bergamasca. Tra meno di un mese, per la precisione il 5 dicembre, ricorreranno i 30 anni dell’iscrizione del villaggio di Crespi d’Adda nel Patrimonio mondiale. E novità importanti sono in arrivo per la sua fabbrica, per 125 anni «cuore pulsante» di questo luogo e ora chiusa dal 2003. Ormai da alcuni anni, allo studio c’è il rilancio dell’ex cotonificio «gioiello» da parte della proprietà, il Gruppo Percassi, che l’ha acquisito nel 2013 tramite la holding Odissea. Alla firma dell’accordo di programma di validità decennale con Regione, Provincia e Comune di Capriate si è arrivati nove anni dopo, nel 2022.

Finora i lavori della proprietà si sono concentrati principalmente sulla (già di per sè impegnativa) messa in sicurezza degli spazi: oltre al «saccheggio» subìto negli anni successivi alla chiusura, c’era da fare i conti con tetti cadenti, finestre malconce, spazi ammalorati che tuttavia non scalfiscono il fascino di questo luogo.

E il prossimo anno qualcosa inizierà a cambiare, con una prima «restituzione» alla collettività di una parte degli spazi. Le attenzioni si stanno infatti concentrando sulla prima porzione che si........

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