Perché è necessario l'impegno di Donald
I tempi dello scambio, l'attitudine alla trattativa e, non ultima, l'assonanza politica. Sono le tre ragioni che hanno convinto Giorgia Meloni a bruciare le tappe e affrontare il caso Cecilia Sala non con l'attuale amministrazione statunitense, ma con Donald Trump. Anche perché - vista la complessità e dunque le tempistiche del caso - sarà lui l'ago della bilancia di un negoziato destinato a dipanarsi tra Roma, Washington e Teheran. Senza dimenticare l'ammirazione di Trump per una Presidente del Consiglio considerata la miglior alleata d'Oltreoceano. Un'ammirazione rimarcata sabato sera quando ha definito Giorgia una «donna fantastica» che «ha preso d'assalto l'Europa». Al di là delle assonanze politiche la scelta di mettere il caso Sala nelle mani di Trump è anche dettata........
© Il Giornale
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