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Bicicletta e motocicletta fra grafica e design al m.a.x. museo di Chiasso. Un connubio di arte, storia e sport.

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Il m.a.x. museo di Chiasso ospita fino al 20 luglio 2025 la mostra Bicicletta e motocicletta fra grafica e design, a cura di Stefano Pivato, Giorgio Sarti e Nicoletta Ossanna Cavadini. L’evento espositivo si inserisce nell’ambito dell’approfondimento pluriennale che il m.a.x. museo dedica ciclicamente ai mezzi di trasporto, ed è frutto di un attento studio su questi iconici veicoli della prima mobilità.

Dopo la mostra dedicata all’automobile – Auto che passione (2018) – e quella sui mezzi di locomozione della strada ferrata – Treni fra arte, grafica e design (2021) -, sono ora le biciclette e le motociclette a essere le protagoniste di un nuovo evento espositivo, da un lato attraverso la storia della grafica espressa dai magnifici manifesti cromolitografici realizzati da grandi maestri, dall’altro con modelli iconici che ripercorrono la storia delle due ruote anche con un affondo sul design. Nel suo insieme la mostra intende raccontare come grafica e design si siano intrecciate nelle varie fasi storico-artistiche, fino a raggiungere la contemporaneità con uno sguardo anche agli scenari futuri. Nella seconda metà dell’Ottocento e nei primi del Novecento la rivoluzione industriale ha portato con sé tutta una serie di scoperte e cambiamenti che ancora oggi condizionano il nostro modo di vivere, all’insegna del movimento e della velocità. In questo contesto, un ruolo importante l’hanno svolto anche la bicicletta e la motocicletta. Nel corso del tempo, biciclette e motociclette hanno dettato tendenze stilistiche e contribuito a costruire miti della modernità. L’esposizione Bicicletta e motocicletta fra grafica e design si propone quindi di indagare in quale modo possano essere considerati questi mezzi di trasporto: non solo dal profilo storico e tecnologico, ma anche estetico, simbolico e sociologico. Grazie ai numerosi materiali grafici, l’esposizione ripercorre dunque la storia delle due ruote – motorizzate e non – indagandone le varie componenti sociali, culturali ed artistiche, elementi che con il tempo hanno dato forma a un mondo affascinante.

Nelle quattro sale del m.a.x. museo sono esposti oltre cinquanta manifesti, a partire dal 1890 fino ai mitici anni Sessanta, firmati dai grandi maestri a cavallo di due secoli, da Leopoldo Metlicovitz a Marcello Dudovich, da Aleardo Villa a Plinio Codognato, da Achille Luciano Mauzan a Gino Boccasile, da Erberto Carboni ad Armando Testa; seguono locandine, grafiche pubblicitarie, dépliant, cartoline, brochure, oggetti di design inerenti alla bicicletta e motocicletta. Affianca le produzioni grafiche quello che è l’altro carattere distintivo della mostra – il design – ossia esemplari originali di biciclette e motociclette d’epoca: una ventina in totale (dai primordi con il velocipede, quindi al biciclo fino al passaggio del moto-ciclo alla motocicletta), esempi dei marchi che più hanno segnato l’evoluzione delle due ruote, motorizzate e non; in mostra sono presenti anche i rari modelli prodotti in Svizzera, fra cui anche una bicicletta e un ciclomotore prodotti a Chiasso. Non manca naturalmente lo sguardo al nuovo millennio, con un prototipo di bicicletta e un prototipo di motocicletta. Funge da cornice un corpus composto da varia oggettistica legata mondo della bicicletta e della motocicletta, così come una sezione specifica riservata all’editoria periodica, con riviste italiane e straniere.

Come di consueto, per segnare l’apertura verso la contemporaneità e il futuro, l’esposizione prosegue all’esterno del m.a.x. museo con il “bosco dei manifesti”. In corrispondenza delle 15 postazioni disegnate dagli architetti progettisti Durisch e Nolli, sono infatti installati i pannelli bifacciali che propongono un percorso visivo

unico dedicato alla motocicletta: sono infatti protagonisti una trentina di manifesti con schizzi, disegni e rendering di motociclette, firmati dal designer italiano di fama internazionale Rodolfo Frascoli.

La mostra Bicicletta e motocicletta fra grafica e design è resa possibile grazie a importanti prestiti, in particolare dal Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, il Museo del Falegname “Tino Sana”, il Museo privato – Collezione Alfredo e Carlo Azzini di Soresina, il Museo Piaggio di Pontedera. Essenziali sono anche i prestiti provenienti da preziose collezioni private, molte delle quali custodite in Ticino, territorio che si rivela particolarmente ricco di appassionati.

Il catalogo, pubblicato da Silvana Editoriale (italiano e inglese), presenta un ricco apparato iconografico e di saggi specifici redatti da Stefano Pivato, Giorgio Sarti, Guido Andrea Pautasso, Nicoletta Ossanna Cavadini, Maria Cannella e........

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