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La parola gastronomica del 2025? Sostenibilità, gentilezza, dealcolato

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06.01.2025

Nadia Afragola

Dealcolato, autoctono

Giovanni Angelucci
Classifica (ahimè)

Francesca R. Barberini
Overtourism

Cinzia Benzi
Gratitudine

Maurizio Bertera

Leggibilità nel piatto: così da capire ogni ingrediente che lo compone, godendo di un’esecuzione precisa e mai banale

Emanuele Bonati

Novità: nuovo fine dining, nuova trattoria, nuova gastronomia

Rossana Brancato
Servizio. La ristorazione è un servizio. L’ascolto, la comprensione e la soddisfazione del cliente dovrebbero essere sempre la priorità. Bisogna premiare i ristoranti che mantengono la scelta à la carte, come il Seta dell’executive chef Antonio Guida al Mandarin Milano.

Mariarosaria Bruno

Sintesi

Claudio Burdi

Zero sprechi

Chiara Buzzi
Avanguardia

Alberto Cauzzi
La cucina italiana, vista la candidatura Unesco che dovrebbe andare a buon fine proprio nel 2025

Annalisa Cavaleri
Lusso ma ripensato come racconto nel mio libro "Luxury Food". Non ostentazione ma identità, creatività, unicità, territorio, sostenibilità, etica del lavoro, valorizzazione della tradizione, heritage, creazione del mito, valore stabile nel tempo, benessere, salute, plant based, rispetto. Perché vero lusso non vuol dire “prezzo alto”.

Francesca Ciancio
Ecosocialismo

Marco Colognese
(In)sostenibilità

Stefano Corrada
“No-no”: nostalgia (della tradizione) e novità

Eleonora Cozzella
Colazione e dealcolato (ahimé)

Luigi Cremona
Rigenerazione

Andrea........

© Il Giornale