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«Nessuna paura: il pm non sarà sotto il controllo politico»

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Verrà presentato ufficialmente stamattina presso la storica sede di via di Torre Argentina a Roma il “Comitato Pannella-Sciascia-Tortora per il sì alla separazione delle carriere”. Hanno già aderito centinaia di avvocati come Valerio Spigarelli, ex presidente dell’Unione Camere penali, e Annamaria Bernardini de Pace, il professore ordinario di Diritto processuale penale Oreste Dominioni, il giornalista Vittorio Feltri. Noi ne parliamo invece con il presidente Giorgio Spangher, emerito di procedura penale.

Perché ha accettato questo incarico?

Sono onorato di questa possibilità. Ero legato a Marco Pannella da una profonda amicizia e ho avuto sempre grande stima per tutti gli impegni che egli aveva assunto in materia di giustizia soprattutto, ma pure per le sue battaglie radicali di libertà. Tra i motivi che mi hanno spinto ad accettare c’è in particolare anche il fatto che ero stato tra quelli che avevano scritto, su richiesta proprio di Pannella, la domanda di rimessione da Napoli a Roma del processo ad Enzo Tortora e anche il ricorso alla Cedu. Avevo fatto pure parte nel Comitato del Marongiu per le celebrazioni di Sciascia. Infine grazie alle iniziative con Marcello Pera e Angelino Alfano, e alla mia esperienza quale Consigliere al Csm, ho acquisito un certo tipo di conoscenza soprattutto delle dinamiche consiliari, e quindi mi sono messo a disposizione del Comitato.

Come giudica la campagna di queste prime settimane?

Fortunatamente sta cambiando tono. Siamo partiti con alcune forze politiche dell’opposizione tutte impegnate ad impostarla per minare il consenso verso il governo. Adesso, invece, anche grazie o a causa – dipende dai punti di vista – dello smottamento di alcuni della sinistra verso il Sì quelle stesse forze politiche hanno cambiato strategia.

Lei è un........

© Il Dubbio