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Salis, Conte e gli altri: l’assedio “gentile” alla leadership di Schlein

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Elly o non Elly? Ufficialmente il dilemma non inquieta nessuno. Anzi, solo a parlare di dubbi su quanto la segretaria del Pd sia la miglior risorsa per la premiership all'interno del Pd ti fulminano sdegnati. Neppure la minoranza si azzarda per ora a mettere in forse quella candidatura nel 2027. Ma la discussione invece c’è. Sia nel partito che nel Campo Largo, perché se c'è qualcuno che la candidatura Schlein non la ha mai data per scontata e anzi ha sempre mirato a scalzarla, quello è proprio Giuseppe Conte.

L’ambizione dell’ avvocato non è mai stata un segreto. Ma a svelarla più chiaramente di come non si potrebbe è stato il suo ex portavoce Rocco Casalino, nella sua prima uscita pubblica di direttore di un nascituro quotidiano on line. Schlein, dissertava Casalino di fronte all'ospite Lilli Gruber, «ha spostato troppo a sinistra il partito, che ormai non cresce più. Conte ha ottime possibilità di competere contro Meloni. La partita sarà tra lui e Schlein».

Difficile, anzi impossibile, non sospettare che dietro la nascita del quotidiano, edito dal produttore........

© Il Dubbio