menu_open Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close

E il provveditore di Napoli reclutò gli studenti: «Tutti all’evento dell’Anm!»

3 12
tuesday

Ci si prepara al bis. In grande stile. Dall’“Aula Arengario” del Palazzo di giustizia partenopeo all’aula magna della Cassazione. Con un inevitabile sarcasmo, si potrebbe dire che l’Anm alza il livello del conflitto: da un tribunale pure importante, al cuore della giustizia italiana, al palazzaccio in cui, a dispetto del dispregiativo romanesco, si esercita la funzione giudiziaria al più alto grado.

Sabato prossimo, dunque, il sindacato delle toghe, in lotta contro la separazione delle carriere approvata (quasi definitivamente) in Parlamento, si mobiliterà come e più di quanto abbia fatto lo scorso fine settimana all’ombra del Vesuvio. Ma nella loro logica rivoluzionaria, nel loro “inno alla rivolta” contro la “legge costituzionale golpista” (che poi ci dovranno sempre spiegare come può la politica attuare un “golpe” se modifica la Carta secondo le procedure previste dai costituenti), è come se i magistrati avessero perso il controllo della frizione.

Lo si intuisce non solo dalle manifestazioni, dal frenetico susseguirsi delle iniziative contro la riforma, dal Comitato per il No allestito in vista del referendum confermativo, ma anche dal mobilitarsi di articolazioni dello Stato neppure tanto contigue all’ordine giudiziario. Nei giorni precedenti all’iniziativa partenopea dei magistrati, infatti, è partita un’incredibile circolare “esortativa” firmata dal provveditore di Napoli in persona, Ettore........

© Il Dubbio