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Sarkozy va in carcere, l’indignazione degli avvocati: «Giorno funesto»

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Dall’Eliseo alla Santè, una parabola inedita. Nicolas Sarkozy è la prima persona ad aver ricoperto la carica di Presidente della Repubblica Francese a finire in carcere nella storia repubblicana.

È uscito di casa questa mattina mano nella mano della moglie, l’ex modella e cantante italiana Carla Bruni, ed è stato salutato da un centinaio di sostenitori, chiamati all’adunata nel piazzale antistante a casa Sarkozy dal figlio Louis sui social, che hanno scandito a gran voce lo slogan «Nicolas siamo con te».

Dopo aver ringraziato la folla e abbracciato la moglie è salito sull’auto che lo ha portato nell’ultimo carcere esistente entro le mura di Parigi: la Santè, dove furono imprigionati, tra gli altri, anche Guillaume Apollinaire, sospettato del furto della Gioconda nel 1911, e Alfred Dreyfus oltre a Georges Mandel, a cui lo stesso Sarkozy ha dedicato una biografia.

La cella che ospita l’ex Presidente della Repubblica misura tra i 9 e i 12 metri quadri in cui è presente un televisore, dal canone mensile d’utilizzo di 14 euro mensili, un telefono fisso sorvegliato e, a seguito a recenti lavori di ristrutturazione dell’edificio, di una doccia privata. Sarkozy ha diritto a tre visite settimanali di 45 minuti oltre ai colloqui con gli avvocati. Sarkozy passerà i giorni della sua detenzione in regime d’isolamento per........

© Il Dubbio