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Dal viaggio disumano al lockdown psichico: dentro gli eventi critici del Cpr di Gjadër

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Fascette di plastica strette ai polsi per oltre venti ore, destinazioni taciute, diritti calpestati: così il nostro Stato trasferisce migranti verso l’Albania senza un provvedimento scritto, in aperto contrasto con la Costituzione e le norme europee. Un viaggio che trasforma l’espulsione in tortura burocratica, documentato dal report “Ferite di confine. La nuova fase del modello Albania”, presentato a fine luglio dal Tavolo Asilo e Immigrazione. Da aprile scorso, decine di persone trattenute nei Centri di permanenza e rimpatrio (CPR) italiani vengono ammanettate con fascette in velcro e caricate su pullman e navi, come se la dignità fosse un optional. Questo sistema non sfiora solo la legalità: la travolge.

Come è noto, a partire da aprile 2025, il governo italiano ha avviato una nuova fase operativa del Protocollo con l’Albania, che prevede il trasferimento forzato verso il centro di Gjadër di persone già trattenute nei Cpr italiani, in attesa di espulsione. Sulla base di sei visite di monitoraggio tra aprile e luglio 2025, delle interlocuzioni con circa 60 persone trattenute, raccolte insieme ad atti amministrativi, accessi civici e giurisprudenza italiana ed europea, il report mostra un quadro di violazioni sistemiche e di un impianto politico e sociale di esclusione.

Dentro le mura del Cpr di Gjadër si consuma una spirale di sofferenza invisibile, fatta di notti insonni e menti in subbuglio. Questo emerge dal report. Le persone recluse arrivano già provate da viaggi estenuanti, ma qui l’isolamento forzato aggrava disturbi esistenti e ne fa nascere di nuovi. In assenza di una vera valutazione psichica al momento del trasferimento – che si basa unicamente su un rapido controllo in Italia, senza alcuna rivalutazione una volta in Albania – chi ha bisogno di supporto viene lasciato a sé stesso. I sintomi che emergono seguono uno schema ormai riconosciuto: dissociazione, ipervigilanza, attacchi di panico, fobie legate agli........

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