La corruzione spuzza, sempre e dovunque
3
8
yesterday
Traditori: il loro vero nome è questo. Posso capire chi ruba il pane per mettere a tacere i morsi della fame, chi evade da una cella per il desiderio di libertà, chi mente per evitare di essere ammanettato. Non potrò mai capire – né tantomeno giustificare – chi imbroglia il prossimo per aggiungere inutili ricchezze alle sue ricchezze, chi ruba il cibo ai poveri per farlo sciupare dai suoi figli che già ne hanno in abbondanza. Il primo posto tra i peggiori corrotti spetta a chi ha ricevuto dal popolo sovrano la fiducia per poterlo governare.Ci siamo sbizzarriti con le accuse alle mafie e abbiamo fatto bene. Le mafie – abbiamo ripetuto mille volte – sono il cancro della nostra società. È vero, lo sono. La camorra è un veleno che ogni giorno ci avvelena. È vero, lo è. Eppure, pur conoscendo la verità, l’abbiamo, a volte, negata, altre volte sminuita. «Tanto la gente dimentica presto», ci siamo detti. Politici corrotti che vengono rieletti, dirigenti condannati che cambiano casacca e ritornano ad altri posti di comando. Tanto la gente dimentica presto. Ma, ne siamo davvero convinti? Siamo, cioè, certi che, una volta passata la bufera, non resta niente degli antichi inganni? Io,........
© Avvenire
visit website