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«Il mio vescovo, uomo buono, finalmente torna a casa»

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07.12.2025
Il cuore in subbuglio. Ancora poche ore e sarei diventato sacerdote. Tutto era pronto quando il telefono squillò. Non era la solita telefonata di auguri di un parente lontano. Era, purtroppo, il mio vescovo che avrebbe dovuto accompagnarmi in chiesa per l’ordinazione. «Maurizio, perdonami, ma non posso venire. Non ce la faccio, non mi sento bene. Stai tranquillo, però, ho chiesto a Monsignor Lugi Diligenza, vescovo di Capua, di sostituirmi. Sarà lui a ordinarti sacerdote. Io ti accompagno con la mia preghiera. Ti benedico. Fatti vedere, però, appena puoi…». Ci rimasi malissimo. Non era, per me, la stessa cosa. Era stato lui, Giovanni Gazza, ad accogliermi in seminario, lui a seguirmi negli studi teologici, lui a spronarmi e consigliarmi, sempre lui a ordinarmi diacono. Un’ombra di tristezza scese su quella giornata memorabile. Solamente dopo, compresi che stava affrontando i primi sintomi del cancro che lo porterà alla morte.A Giovanni Gazza volevamo bene tutti. Era un uomo buono, misericordioso,........

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