Il momento delle obbligazioni a breve termine, secondo Aberdeen Investments
Il “Liberation Day” del presidente statunitense Donald Trump ha rivelato i suoi piani tariffari nei confronti del resto del mondo, rivelatisi persino più drastici di quanto molti temessero. Il risultato è stato un crollo dei mercati azionari globali, con perdite per migliaia di miliardi di dollari, e un’impennata dei rendimenti dei Treasury USA a 10 anni, che si sono avvicinati al 5%. A peggiorare il clima di incertezza ha contribuito anche l’indiscrezione secondo cui Trump avrebbe potuto licenziare il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, alimentando ulteriormente la tensione sui mercati. Successivamente, è tornata una certa stabilità. Trump ha ammorbidito la sua posizione sui dazi e l’ipotesi di un licenziamento di Powell è stata accantonata. I rendimenti dei titoli di Stato sono scesi verso livelli più sostenibili e, sul mercato del credito, l’allargamento degli spread sembra aver raggiunto il suo picco, almeno per il momento. Il recente ampliamento degli spread, inoltre, ha riportato le valutazioni da livelli estremamente compressi verso la media degli ultimi dieci anni. Tuttavia, la volatilità continuerà a essere un tema dominante. In questo contesto, riteniamo che gli investitori alla ricerca di rendimenti stabili, con un profilo di liquidità simile al contante e un rischio aggiuntivo contenuto, dovrebbero prendere in considerazione strategie a breve........
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