Cinque temi per portafogli obbligazionari nel 2025
In questa nuova era di predominio fiscale, il 2025 dovrebbe essere estremamente diverso dagli anni passati per il mercato obbligazionario. Per molto tempo gli investitori obbligazionari hanno considerato le banche centrali come il principale driver dei mercati. Nel complesso, le azioni delle banche centrali e le loro previsioni hanno rappresentato indicatori anticipatori della crescita economica, dell’inflazione nonché dei mercati. Nel 2025 non sarà così, a nostro parere. Invece di essere uno dei principali driver dei mercati, la Fed assumerà probabilmente un approccio passivo, reagendo agli eventi dopo che si sono verificati. Ripeterà il ritornello della “dipendenza dai dati” e dell’“incertezza economica”, adottando un approccio decisionale “riunione per riunione”. Poiché la crescita economica statunitense dovrebbe rimanere al di sopra del 2% e l’inflazione rientrare nel target del 2%, la Fed può permettersi di adottare un approccio più paziente. In questo contesto, i seguenti sono i cinque temi che a nostro parere traineranno i portafogli obbligazionari nel 2025:
1 – Il contesto macroeconomico potrebbe essere favorevole, con una crescita solida e un’inflazione contenuta
Con l’insediamento del Presidente Donald Trump e l’avvio di modifiche alle politiche, la crescita statunitense potrebbe risultare più forte del previsto. Riteniamo che l’economia possa beneficiare di un clima più favorevole alle imprese, grazie alla potenziale deregolamentazione e ai tagli fiscali. L’inflazione, però, potrebbe essere più vischiosa di quanto stimato in precedenza poiché i dazi e le politiche sull’immigrazione potrebbero influenzare il ritmo dell’aumento dei prezzi. Non temiamo, tuttavia, un picco sostenuto dell’inflazione, poiché una serie di fattori potrebbe contribuire a compensare l’impatto di politiche fiscali potenzialmente inflazionistiche, tra cui un calo dell’inflazione nel comparto abitativo che si rifletterebbe gradualmente nell’indice dei prezzi al consumo (IPC), l’effetto deflazionistico dell’indebolimento del dollaro USA e........
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