L’abnorme condanna di Le Pen rischia di «far saltare tutto»
Tre indizi fanno una prova, come si suol dire, e dopo la condanna di Marine Le Pen all’ineleggibilità per cinque anni (oltre a una pena di prigione di quattro anni e 100 mila euro di multa) per malversazione di fondi degli assistenti dei parlamentari europei non si può evitare di pensare che anche nei paesi dell’Unione Europea, come in tanta parte del mondo, esistano meccanismi che impediscono alle opposizioni di salire al potere attraverso regolari elezioni.
All’inizio di marzo la Corte costituzionale della Romania, che già aveva annullato il voto del novembre scorso per irregolarità nella dichiarazione delle sue spese elettorali, ha escluso dalla ripetizione del voto il favorito Calin Georgescu che aveva ripresentato la propria candidatura; nell’agosto dell’anno scorso la Commissione elettorale polacca ha sanzionato l’ex partito di governo PiS per uso improprio di fondi elettorali privandolo del finanziamento pubblico per almeno 10 milioni di euro, e ha confermato la sua decisione nel dicembre scorso anche dopo che una Corte di giustizia l’aveva annullata.
Ora il caso Le Pen: molti fanno notare che l’abnormità della sentenza non consiste tanto nella condanna per atti che, se dimostrati, cadono effettivamente sotto i fulmini della legge Sapin 2 (che principalmente combatte la corruzione, ma accessoriamente anche le malversazioni), ma nel fatto che sia stata applicata l’esecuzione immediata della pena di ineleggibilità, senza attendere il giudizio d’Appello, motivata dal pericolo di reiterazione del reato!
Le perplessità di Bayrou e Melenchon
Mentre socialisti, ecologisti e comunisti elogiano la sentenza e biasimano tutti coloro che esprimono perplessità (il Partito socialista in una dichiarazione ufficiale dice che «nessuno è al di sopra delle leggi, nemmeno coloro che aspirano alla più alta funzione dello Stato», e l’ecologista Marine Tondelier aggiunge: «La sua messa in discussione da parte di politici che aspirano alle più alte cariche dello Stato è gravissima e dice molto della poca importanza che costoro annettono allo Stato di diritto»), personalità di alto profilo e che militano su fronti opposti, come il primo ministro François Bayrou (che proviene da un partito coalizzato con quello di Emmanuel Macron) e il leader dell’opposizione radicale di........
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