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Vogliamo l’Europa “imperiale” della von der Leyen o quella delle Regioni?

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18.10.2025

Cosa sta accadendo in Europa? A Bruxelles con la nuova Commissione Von der Leyen tira un‘aria di centralismo di stampo quasi “imperiale”. L’esempio più clamoroso è la proposta del nuovo Quadro Finanziario Pluriennale per il periodo 2028-2034, presentata dalla Commissione alcune settimane fa, che ha tenuto banco a Bruxelles anche in questi giorni, durante la settimana Europea delle Regioni e delle Città a cui ho partecipato nei giorni scorsi. Non si tratta soltanto di una questione di cifre, ma di visione. Il modo in cui l’Unione decide di distribuire le proprie risorse racconta l’idea stessa di Europa che si intende costruire.

Il bilancio proposto, a valore nominale, quasi raddoppia rispetto all’attuale, passando da poco più di mille miliardi a circa duemila. Ma se si depura il dato dall’inflazione e si sottrae il rimborso dei prestiti contratti per finanziare il Next Generation Eu, la quantità reale delle risorse resta pressoché identica: poco più dell’1 per cento del Pil europeo. Il nodo vero non è dunque la dimensione economica, ma l’impostazione politica. Dietro questa proposta si nasconde un mutamento di prospettiva che allontana l’Unione dal principio di sussidiarietà, sancito nel trattato di Maastricht e dall’idea stessa di un’Europa delle Regioni, sostituita da una concezione accentrata, in cui Bruxelles premia chi si allinea alle priorità definite al centro.

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