Quei delitti intollerabili e il compito (dimenticato) della giustizia
Elia Del Grande è un uomo del mio territorio. Nel 1998, a ventidue anni, sterminò la sua famiglia a Cadrezzate, a pochi chilometri da casa mia: padre, madre e fratello. Un delitto atroce, compiuto – pare – sotto l’effetto di stupefacenti, per incomprensioni familiari legate a una storia d’amore. Dopo il triplice omicidio fuggì in Svizzera, dove venne rapidamente arrestato e condannato a trent’anni di carcere. Di questi ne ha scontati oltre ventisei, gli ultimi due in regime di semilibertà.
Alcune settimane fa, però, il Tribunale di sorveglianza ha ritenuto che fosse ancora socialmente pericoloso e lo ha reso destinatario di una misura di sicurezza, inviandolo in una struttura di reinserimento lavorativo. Da lì Elia Del Grande è fuggito.
«Attorno a me solo sbarre e polizia»
Pochi giorni dopo ha inviato una lettera al principale giornale online della provincia di Varese per spiegare il suo gesto, indicando come motivo la totale inadeguatezza della struttura e il sentirsi trattato peggio di un detenuto, nonostante avesse........





















Toi Staff
Gideon Levy
Sabine Sterk
Tarik Cyril Amar
Mort Laitner
Stefano Lusa
Mark Travers Ph.d
Ellen Ginsberg Simon
Gilles Touboul
John Nosta
Gina Simmons Schneider Ph.d