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«In affari vince chi ha le persone giuste». Il caso Seingim

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09.03.2025

È talmente sicuro della sua scommessa, Fabio Marabese, che non esita a sfidare apertamente la sorte: «L’ho già messo nero su bianco nel mio piano industriale e lo ripeto: nel 2030 noi arriveremo a 212 milioni di euro di fatturato». È un bel salto in avanti per la sua Seingim, rispetto ai 47 milioni di oggi, ma questo imprenditore veneto 57enne è davvero convinto che non esista pressoché nulla di irraggiungibile, quando si hanno accanto «le persone giuste».

Perché questa è stata la sua storia fino a oggi: «Ci sono imprenditori con aziende molto più grandi della mia che si fermano a “X” perché vogliono fare tutto da sé», dice a Tempi. «Io invece lavorando con gli altri moltiplico quella X per cento. Il concetto è semplice: bisogna fidarsi. Fidarsi davvero. Mettendo in conto le delusioni ovviamente, perché siamo pur sempre esseri umani, ma è solo con l’aiuto degli altri che si costruisce».

A caccia di talenti

E qualcosa in effetti Marabese lo ha costruito: la sua società di ingegneria ha attualmente 550 dipendenti, ritmi di crescita del «30-50 per cento all’anno» e le ambizioni per il futuro di cui sopra. E questo in un paese notoriamente difficile per chi “ha voglia di fare”. Il segreto? «Cercare chi è più bravo di me a fare quello che io non so fare, trovare le persone giuste e motivarle». Perché le persone nei bilanci si traducono in costi, certo, ma quando «portano in azienda qualcosa di nuovo» nella logica di Seingim diventano «investimenti che vale la pena di fare».

Armato di queste convinzioni Marabese va letteralmente a caccia di talenti in grado di «portare qualcosa di nuovo» nel gruppo. Ormai superano i cento all’anno quelli assunti direttamente. In più ci sono le acquisizioni. Per esempio il ramo Power della genovese Rina Consulting. Era il 2019 e allora «era prevalente l’idea che la produzione di energia non avesse futuro. A me sembrava impossibile invece che non ripartisse a bomba. Perciò abbiamo preso le 37 persone di Rina e le abbiamo messe a lavorare in un palazzo bellissimo. Adesso a Genova i nostri ingegneri lavorano e guardano il mare. Ne è valsa la pena».

Fabio Marabese, fondatore e presidente di Seingim

Un «sogno» cominciato nel 1997

Figlio di un operaio e di una casalinga, Marabese ha iniziato a dare forma al suo «sogno» nel 1997, con due-tre dipendenti che andavano e venivano a seconda della chiamata alla leva. Oggi Seingim ha 17 sedi in Italia e 5 all’estero (Svizzera, Germania, Arabia Saudita, due in Kazakistan). Per dimensioni, il gruppo conta al massimo una manciata di competitor diretti nel nostro paese e comprende 13 società in grado di progettare e realizzare impianti industriali e civili in tutti i settori più importanti – dall’Oil & Gas alle energie rinnovabili, dal Life Science alle infrastrutture – per un elenco sterminato di committenti del calibro, per intenderci, di Eni, Enel, Edison, Saipem, Abb, Saudi Aramco e chi più ne ha più ne metta.

Perché un principio portante della filosofia di Seingim è la diversificazione: «L’anno scorso abbiamo fatturato a 194 clienti differenti, il più grande dei quali valeva il 6,79 per cento del totale». Una new entry del gruppo – sempre a proposito di........

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