Il nuovo record del Maradona delle carceri
L’ultimo tratto della strada in salita che da Torino porta alla basilica di Superga ha una pendenza superiore al 10 per cento. È percorsa da ciclisti e automobili a tutte le ore, per chi sale a piedi è riservato un piccolo spazio sulla destra, accanto al muro da cui sporgono tredici tappe scolorite della Via Crucis. La cima è già montagna, 627 metri sul livello del mare, con la chiesa disegnata dallo Juvarra che appare all’improvviso, maestosa contro il cielo blu, dopo l’ultima curva.
Il record del “Maradona delle carceri” a Superga
In un luminoso lunedì mattina di fine settembre, ieri, Fabrizio Maiello copre quell’ultimo tratto di salita facendo la cosa che gli riesce meglio: palleggia. Indossa la divisa della Nazionale Sacerdoti Calcio, la Seleçao internazionale ideata da Moreno Buccianti con cui spesso Maiello gioca. Tra i piedi ha il pallone ufficiale del Torino FC, società legata tragicamente a Superga per l’incidente aereo in cui nel 1949 persero la vita giocatori e dirigenti della squadra campione d’Italia.
Palleggia, Fabrizio Maiello, lo sguardo incollato alla sfera che rimbalza – tun, tun, tun – prima sul piede destro e poi sul sinistro, così per più di 4.000 volte in 38 minuti. È partito dalla trattoria che c’è all’angolo prima dell’ultima salita, l’obiettivo è la lapide che ricorda il Grande Torino, alle spalle della basilica, dopo un tratto sul cemento, uno sulla ghiaia, e uno su pietra in discesa. Ha cominciato a palleggiare nell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia, molti anni........
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