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Lettera aperta ai genitori (liberi di scegliere?)

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thursday

Carissimi genitori, è ricominciata la scuola. È ricominciato un nuovo anno di tremore e di speranza verso la crescita dei figli che affidate alla scuola. Speranza che la crescita sia positiva; tremore perché ogni genitore non può non trepidare per un futuro che troppo spesso appare, ascoltando le cronache, molto incerto. Vorrei porvi una domanda. Ritenete di essere stati liberi nello scegliere la scuola a cui affidare i vostri figli? Liberi sia dal punto di vista ideale e culturale che dal punto di vista economico? Per esempio, con gli stipendi che vi arrivano mensilmente in casa, avreste potuto iscrivere vostro figlio ad una scuola pubblica paritaria, magari cattolica, nella quale siete sicuri che egli avrebbe trovato una educazione più solida e più utile per lui? Avreste potuto spendere per lui una retta di qualche migliaia di euro, mentre l’accesso alla scuola pubblica statale è praticamente gratuito? Avete potuto fare una serena scelta tra le varie possibilità che avevate a disposizione? Probabilmente molti di voi non si sono neppure posti il problema, tanto è grande il divario tra le due ipotesi di scelta. Personalmente, ritengo che non siate stati liberi, soprattutto per motivi economici.

Se tutto questo è plausibile e realistico, probabilmente ciò avviene perché proprio i genitori (cioè le famiglie) non sono a conoscenza dei loro........

© Tempi