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«Fuggito dall’islam radicale in Siria, l’ho ritrovato in Francia»

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11.11.2025

Parigi. «Quando sono arrivato in Francia, ciò che mi ha davvero scioccato è stato ritrovare quella stessa atmosfera da cui ero fuggito». L’atmosfera di cui parla il giornalista siriano naturalizzato francese nel 2022 Omar Youssef Souleimane è quella di censura e di radicalismo islamico che lo ha soffocato per tutta la sua vita prima di sbarcare a Parigi. In Siria, dove è nato e cresciuto in una famiglia sunnita tradizionalista, e in Arabia Saudita, dove ha vissuto per alcuni anni attorniato da persone che idolatravano Osama bin Laden.

Quando disse che una poesia di Paul Éluard valeva più delle parole di Maometto, suo padre lo rinnegò, e nel 2012 Souleimane, braccato dai servizi segreti di Bashar al-Assad per la sua opposizione al regime, decise di lasciare tutto per la Francia: la patria della laicità e del libero pensiero che, da giovane uomo di sinistra, aveva sempre sognato. Ma negli ultimi anni, qualcosa è cambiato.

I legami tra Mélenchon e gli islamisti

«Ho trascorso i primi 25 anni della mia vita tra la Siria e l’Arabia Saudita; ho studiato per 3 anni in una scuola coranica. La Francia è sempre stata per me il Paese della laicità, di Jean Jaurès, della sinistra, del socialismo», ha detto Souleimane alla rivista Transfuge, ma «ho scoperto con stupore i legami tra una parte della sinistra e gli islamisti! Mi ha scioccato tantissimo! In Medio Oriente, i religiosi, gli imam, i Fratelli Musulmani e tutte le diverse correnti islamiste sono sempre nemici della sinistra!».

Omar Youssef Souleimane è scappato dalla Siria e si è ritrovato nel Paese della “gauche halal”, come l’ha definita nel suo ultimo libro, Les complices du mal........

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