Piazza Tiananmen. Basta un fiore per essere arrestati in Cina
Da 36 anni, ogni 4 giugno, anniversario del massacro di Piazza Tiananmen, la Cina si trasforma in un grande teatro e sul palco di Pechino va in scena la riedizione contemporanea con caratteristiche cinesi della tragedia di Sofocle, Antigone. Anche quest’anno il gruppo delle Madri di Tiananmen, composto da alcuni dei parenti degli studenti massacrati in piazza dal regime comunista, ha pubblicato una lettera aperta chiedendo al governo di effettuare un’indagine su quei tragici giorni, in cui fino a 10 mila giovani cinesi furono uccisi dall’Esercito popolare di liberazione.
Anche quest’anno le donne hanno chiesto che i responsabili della strage vengano giudicati in tribunale. Anche quest’anno le madri di quei giovani, ormai ultraottantenni, le poche che hanno una tomba su cui piangere i figli stritolati sotto i cingoli dei carri armati, hanno chiesto di recarsi liberamente al cimitero di Wan’an per portare crisantemi bianchi e piangere su ciò che resta dei loro cari. E anche quest’anno il regime, come il più duro e fanatico dei Creonte, ha trattato un pugno di signore anziane alla stregua di un esercito di pericolosi controrivoluzionari.
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