Nzapalainga: «Papa Francesco ci ha mostrato che la fede può spostare le montagne»
«Papa Francesco ha salvato la Repubblica centrafricana e ha mostrato al mondo che la fede può spostare le montagne». Sa di che cosa parla l’arcivescovo di Bangui, il cardinale Dieudonné Nzapalainga. Nel 2015 l’immenso paese incastonato al centro del Continente nero e grande due volte l’Italia, ma abitato soltanto da cinque milioni di persone, era ancora in preda a una sanguinosa guerra civile. Visitare il Centrafrica, una delle nazioni più povere al mondo, era altamente sconsigliato, ma testardamente e caparbiamente papa Bergoglio non volle sentir ragioni e il 29 novembre di quell’anno anticipò l’inizio del Giubileo straordinario della misericordia aprendo la porta santa a Bangui. «Papa Francesco non parlava del Vangelo, lo viveva: lo portava non tanto con i discorsi, ma con i fatti. Così ha cambiato il cuore del mio paese», dichiara il cardinale a Tempi dall’aeroporto di Addis Abeba, in attesa di imbarcarsi sul volo che stamattina lo porterà a Roma per i funerali di Francesco, scomparso lunedì, e il conclave.
Eminenza, quanto è stata importante la visita di papa Francesco nel 2015 per il Centrafrica?
Il Centrafrica era........
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