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Crolla l’insegna Generali? Il colpevole c’è già: è il caldo

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02.07.2025

Bere molta acqua, mangiare tanta frutta, non uscire di casa a mezzogiorno e non camminare vicino ai grattacieli. Il prontuario per affrontare il caldo d’estate va aggiornato, perché da quando il 30 giugno, alle 6.30 del mattino, è collassata a Milano una delle due insegne di Generali, che svettano a 192 metri di altezza in cima alla spettacolare Torre Hadid nel famoso quartiere di CityLife, abbiamo scoperto dai giornali che il cambiamento climatico avrebbe fatto un’altra vittima, oltre al buon senso: lo “Storto”.

L’«estate» abbatte l’insegna di Generali

La Procura ha aperto un fascicolo per «crollo colposo» e ha fatto partire le indagini, ma per molti giornali è fatica sprecata, il colpevole c’è già: è il caldo. L’insegna di Generali è ancorata al cuore di cemento armato della torre attraverso un reticolo metallico di tubi di acciaio. Uno si è spezzato, causando il cedimento e per i teorici dell’Apocalisse in servizio permanente la responsabilità non può che essere della canicola. Ovviamente “anomala”.

Fanpage non ha dubbi e attribuisce il collasso alle «alte temperature», evocate anche dal Corriere. Repubblica accusa il «caldo anomalo».

© Tempi