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Aumenta la persecuzione religiosa nel mondo (e l’ostilità cresce anche in Occidente)

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22.10.2025

Due terzi dell’umanità, più di 5,4 miliardi di persone, vivono in paesi dove si verificano gravi violazioni della libertà religiosa. È uno dei dati chiave contenuti nel XVII rapporto biennale “Libertà religiosa nel mondo”, redatto dalla fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre. Il rapporto, che compie 25 anni e che è ormai il più importante al mondo, analizza in 196 paesi la situazione del diritto tutelato dall’articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti umani. E l’analisi non potrebbe essere più chiara: in 24 paesi si verificano episodi di persecuzione, soprattutto contro i cristiani, mentre in altri 38 è forte la discriminazione. Questo fa del diritto alla libertà religiosa il più violato al mondo. E se le violazioni sono in aumento rispetto all’ultimo biennio, soltanto in due paesi si sono verificati miglioramenti: Sri Lanka e Kazakistan.

La mappa della persecuzione religiosa nel mondo contenuto nel XVII rapporto di Acs sulla libertà religiosa

Autoritarismo, jihadismo, nazionalismo

Le principali cause della repressione religiosa sono tre: l’autoritarismo di regimi come Cina, Iran, Corea del Nord,

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