Aumenta la persecuzione religiosa nel mondo (e l’ostilità cresce anche in Occidente)
Due terzi dell’umanità, più di 5,4 miliardi di persone, vivono in paesi dove si verificano gravi violazioni della libertà religiosa. È uno dei dati chiave contenuti nel XVII rapporto biennale “Libertà religiosa nel mondo”, redatto dalla fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre. Il rapporto, che compie 25 anni e che è ormai il più importante al mondo, analizza in 196 paesi la situazione del diritto tutelato dall’articolo 18 della Dichiarazione universale dei diritti umani. E l’analisi non potrebbe essere più chiara: in 24 paesi si verificano episodi di persecuzione, soprattutto contro i cristiani, mentre in altri 38 è forte la discriminazione. Questo fa del diritto alla libertà religiosa il più violato al mondo. E se le violazioni sono in aumento rispetto all’ultimo biennio, soltanto in due paesi si sono verificati miglioramenti: Sri Lanka e Kazakistan.
La mappa della persecuzione religiosa nel mondo contenuto nel XVII rapporto di Acs sulla libertà religiosaAutoritarismo, jihadismo, nazionalismo
Le principali cause della repressione religiosa sono tre: l’autoritarismo di regimi come Cina, Iran, Corea del Nord, © Tempi





















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