Arevik, fuggita da Aleppo a Beirut: «Al-Jolani fa paura, e non solo a noi cristiani»
Questo articolo fa parte della settimana di Tempi in Libano per raccontare come il paese sta cercando di rialzarsi dopo la devastante guerra tra Hezbollah e Israele scoppiata in mezzo a una drammatica crisi economica. Puoi aiutarci a sostenere le spese per il reportage attraverso una donazione al Fondo Più Tempi.
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Beirut. «Abbiamo resistito a tutto: 13 anni di guerra, le bombe, il Covid, il terremoto. Ma quando sono arrivati i terroristi islamici di Al-Jolani abbiamo deciso di scappare in Libano». Arevik Sarkisian non si spaventa facilmente: è una cristiana coraggiosa e tenace come il popolo di cui fa parte, quello armeno. Non ha lasciato Aleppo, la capitale economica della Siria, nel 2011 quando una bomba ha sventrato il palazzo dove viveva, appena un mese dopo il suo matrimonio, «e noi ci siamo salvati per miracolo». Non l’ha lasciata durante i lunghi anni di guerra e i feroci scontri tra il regime di Bashar al-Assad e la galassia di terroristi che ora controlla il paese. Non è scappata quando la città è rimasta senza elettricità e riscaldamento, colpita senza pietà dalla miseria e dalle sanzioni internazionali, né quando è stata travolta dalla pandemia di Covid-19. Non se n’è andata neppure dopo il devastante terremoto del febbraio 2023, «che ha lasciato profonde crepe sui muri di casa nostra e ci ha costretti a vivere in automobile per un mese».
Arevik Sarkisian, una dei tanti cristiani siriani sfollati in Libano dopo la conquista di Damasco da parte dei jihadisti di Al-Jolani (foto Tempi)Insegnante di matematica........
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