Al-Jolani si traveste da Assad e si autoproclama “presidente” della Siria
Si dice presidente, ma si legge dittatore. La direzione che sta prendendo la Siria di Abu Muhammad al-Jolani, che da quando ha svestito i panni jihadisti e indossato la cravatta verde d’ordinanza preferisce essere chiamato Ahmed al-Sharaa, è allarmante e pericolosa. A quasi due mesi dalla presa del potere e dalla cacciata del dittatore Bashar al-Assad, il leader ex Isis, ex Al-Qaeda, un tempo ricercato in tutto il mondo per terrorismo e oggi presunto politico dalle idee “democratiche” si è finalmente degnato di parlare al popolo siriano. E ne ha approfittato per informarli che si è autoproclamato “presidente ad interim” della nuova Siria, che assomiglia sempre di più a quella vecchia.
Al-Jolani si autoproclama “presidente”
Alcuni giornali si sono spinti fino a scrivere che è stato “nominato” presidente. Ma le parole sono importanti e non bisogna lasciarsi ingannare. Non è il popolo siriano ad aver scelto Al-Jolani come presidente, perché le prime elezioni sono state posticipate genericamente «tra quattro anni».
Non è il Parlamento ad avergli assegnato la carica, perché è stato sciolto dal leader jihadista. Non è nel nome della Costituzione del 2012 ad avere preso il potere, Al-Jolani, perché è stata cestinata, mentre ogni altra istituzione o centro di potere (come esercito, agenzie di sicurezza o il partito Baath) sono stati cancellati e messi al bando. Chi ha proclamato dunque presidente della Siria l’uomo che ha approfittato militarmente dell’evaporazione del regime di Assad? Nessuno, si è autoproclamato.
Drusi e curdi esclusi in Siria
O meglio, è la “Conferenza per l’annuncio della vittoria della rivoluzione siriana” ad averlo fatto. Questa conferenza, di cui nessuno conosceva l’esistenza, formata dai membri del governo ad interim nominati dallo stesso Al-Jolani e tutti provenienti da Idlib (alcuni dalla stessa........
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