La “guerra santa” islamica avanza in Africa e minaccia l’Europa
Un video circola nel cuore dell’Africa subsahariana, trasmesso su profili social e chat chiuse, oppure ripreso e mostrato pubblicamente da attivisti del jihad: un video che ricalca cliché ben noti, che incita alla guerra contro i “crociati”, cioè i cristiani, e ostenta massacri di “infedeli”. Il 26 settembre 2025, la Provincia dell’Africa centrale dello Stato islamico (Iscap) ha diffuso un filmato di 18 minuti intitolato Dawa (Chiamata) e Jihad: operazioni di combattimento, conversioni religiose ed esecuzioni condotte dai suoi combattenti nell’angolo nord-orientale della Repubblica democratica del Congo (Rdc). Lo ha analizzato l’ambasciatore Usa Alberto Martinez, ex diplomatico statunitense di origine cubana, ora vicepresidente del Memri, studioso e consulente di diverse università e centri studi Usa.
«Il jihad destabilizza l’Africa»
Martinez racconta a Tempi quello che ha visto e soprattutto le prospettive che si stanno delineando. La “guerra santa” in Africa avanza e minaccia l’Europa, nonostante sia scarsamente considerata dal mainstream occidentale (solo il Papa e pochi siti, e tra questi Tempi, hanno denunciato i massacri dei cristiani). «Certamente il pericolo proveniente dall’Africa è sottovalutato», ci dice Martinez. «La destabilizzazione si estenderà alle regioni limitrofe, soprattutto all’Europa».
Il video, continua Martinez, «è un segnale. È in corso un’offensiva jihadista concertata nel continente africano, sia di Al-Qaeda che dello Stato islamico». L’offensiva «mira a creare rifugi sicuri per il terrorismo e – senza dubbio – prima o poi influenzerà i flussi migratori. E la popolazione africana è molto più numerosa di quella del Medio Oriente. Proprio come i terroristi hanno utilizzato i rifugiati siriani un decennio fa per infiltrarsi in Europa, è molto probabile che lo stesso accada con gli spostamenti di popolazione dall’Africa».
Pericolo per l’Europa
In Europa ci sono già cellule radicalizzate per ora “dormienti”. Potrebbero risvegliarsi in forza del jihad africano? «Sì, qualsiasi successo dello Stato islamico in Africa influenzerà e mobiliterà le persone che si trovano già in Europa. È qualcosa a cui abbiamo già assistito con le comunità della diaspora in luoghi come Francia e Gran Bretagna un decennio fa, che ha portato ad attacchi terroristici all’interno di quei paesi».
Il video,........
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