Limitare la circolazione delle auto Euro 5 diesel non serve a molto
Vietato vietare. Il vecchio slogan sessantottino potrebbe utilmente essere riesumato per le auto sulle quali sta per abbattersi l’ennesimo provvedimento restrittivo: dal primo ottobre, nei comuni con più di 30 mila abitanti in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna non potranno più circolare le auto diesel con standard di emissioni Euro 5 come previsto dal decreto 121/2023. Il provvedimento legislativo si propone di dare attuazione a due sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, una del 2020 e l’altra del 2022, che condannano l’Italia per il mancato rispetto della normativa relativa alla qualità dell’aria e, più nello specifico, dei limiti relativi alla concentrazione di polveri sottili (PM10) e di biossido di azoto (NO2).
Qual è la nostra colpa? Inquiniamo più degli altri? No, anzi. Per entrambi gli inquinanti le emissioni pro-capite dell’Italia sono tra le più basse in Europa.
E sono state drasticamente ridotte negli ultimi decenni con conseguente radicale (ma sconosciuto ai più) miglioramento della qualità dell’aria.
Emissioni di inquinanti atmosferici in ItaliaRadere al suolo il passo del Turchino
Il valore limite annuale per il PM10 è rispettato su tutto il territorio nazionale ad eccezione di qualche isolato valore. E così quello del biossido di azoto che è soddisfatto in 606 stazioni su 617, pari al 98 per cento dei casi. Il valore limite giornaliero per le polveri sottili è rispettato in 83 casi su 100; gli sforamenti sono in prevalenza........
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