menu_open Columnists
We use cookies to provide some features and experiences in QOSHE

More information  .  Close

Contare i morti non basta

4 0
20.06.2025

Oltre seicento morti in quarantotto ore. Quattrocentottanta sotto le bombe israeliane su Teheran. Centoventi civili in Israele. E altri, senza nome, sepolti sotto la parola “necessario”. La guerra si racconta sempre da chi la comanda. E si chiude quasi sempre con questa frase: “Non potevamo fare altrimenti”. Ma davvero era l’unica strada? E se stessimo solo ripetendo l’errore più antico, cioè confondere la forza con la verità?

Hanno detto che era inevitabile. Che i negoziati non bastavano. Che l’Iran stava spingendo troppo oltre il limite, arricchendo uranio oltre ogni soglia civile. Ma non è forse la stessa narrazione che abbiamo già ascoltato prima dell’Iraq? Anche allora c’erano dossier, presunte prove, armi mai trovate. Anche allora si parlava di urgenza, di sicurezza globale, di un pericolo che cresceva nell’ombra. Anche allora, chi........

© Tempi